Com’è fatto un pianoforte verticale
Com’è fatto un pianoforte verticale?
Indice
I verticali sono pianoforti che hanno tutta la meccanica posizionata, appunto, in posizione verticale. Sono modelli relativamente più economici rispetto a un pianoforte a coda e sono destinati alle case meno grandi.
La sonorità dei pianoforti verticali è leggermente inferiore a quella dei pianoforti a coda, ma ne esistono di diverse qualità e vari prezzi. È possibile trovare pianoforti verticali sui 2/3.000€, prezzo molto più accessibile dei 15.000€ di uno a coda.
Elementi di un pianoforte verticale
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Un pianoforte verticale ha gli stessi elementi di un pianoforte a coda, la filosofia è la stessa, con la differenza principale che i tutti i componenti sono montati in verticale. Gli elementi principali di un pianoforte verticale sono:
- La tastiera: è formata da tasti pesati in plastica sintetica che simulano l’avorio.
- I martelletti: sono dei martelli rivestiti collegati alla tastiera; quando si preme un tasto, un martelletto collegato ad esso colpisce una delle corde generando, con la sua vibrazione, la nota musicale.
- La cordiera: questa è l’estremità più vicina alla tastiera. È il posto dove le corde vengono “tese” tramite dei piroli. La cordiera (in inglese pegbox) è il sistema che tende in maniera diversa tutte le corde e le mantiene perfettamente a registro.
- Ponticelli: sono l’elemento di collegamento tra la tavola armonica e le corde. I ponticelli sono incollati alla tavola armonica.
- Tavola armonica: è la tavola su cui poggia il telaio; raccoglie le vibrazioni che raggiungono i ponticelli attraverso le corde e le ne amplifica le vibrazioni. È sostanzialmente un amplificatore del suono.
- I pedali: servono a regolare le vibrazioni delle corde. Il più importante è quello del sustain che blocca il sistema incaricato di fermare la vibrazione delle corde. In questo modo la corda continua a vibrare anche quando il tasto corrispondente viene rilasciato.
Il processo di fabbricazione di un pianoforte verticale
Per prima cosa si crea il telaio principale. Un legno spesso utilizzato è l’acero. In seguito vengono posizionati la tavola armonica, i ponticelli e una piastra metallica che aiuta a fissare il tutto. Assemblare questi componenti è un processo che deve essere fatto con assoluta precisione.
A questo punto si collocano le tavole di legno laterali e il pianoforte comincia già ad avere la maggior parte della sua struttura profilata.
La tastiera, i martelletti e la cordiera vengono posizionati in seguito. I piroli danno tensione alle corde (Come in una chitarra). Ma qui, nel pianoforte verticale, ogni pirolo o perno di registro deve subire una tensione enorme, quindi per il posizionamento delle corde vengono spesso utilizzati dei robot industriali.
Dopo aver inserito i piroli e aver inserito l’altra estremità delle corde nel ponte, inizia il processo di accordatura da parte di tecnici specializzati. Anche tutti gli altri meccanismi devono essere regolati, come il meccanismo a martello, in modo che la forza con cui colpisce la corda sia adeguata.
Il complesso sistema meccanico dei martelletti collegato e il relativo collegamento con la tastiera sono gli ultimi elementi da registrare. Il tutto richiede una calibrazione e ogni parte deve essere perfettamente posizionata.
Questo farà si che i tasti abbiano il giusto contrappeso e, quando rilasciati, tornino al loro posto all’interno del meccanismo. Questo sistema è quello che viene chiamato Hammer Action ed è quello che dà quel tocco speciale quando si suona il pianoforte. Si tratta della sensazione che un pianoforte digitale deve simulare perfettamente per essere usato come un pianoforte da studio o professionale.
Concluse tutte le fasi qui illustrate la fabbricazione di un pianoforte è terminata, ora resta solo da rifinire i dettagli come la verniciatura e lucidatura. Vi lasciamo un video completo sulla fabbricazione di un pianoforte verticale in cui possiamo vedere bene i rigorosi controlli necessari per produrre uno di questi meravigliosi strumenti musicali.
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