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La tastiera del pianoforte – Quanti tasti ha un pianoforte?

Potrà sembrare strano ma una delle domande più ricorrenti che molti si fanno quando vedono un pianoforte è: qual è la differenza tra i tasti bianchi e neri?
Quasi tutti sappiamo che le note musicali sono DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI (C-D-E-F-G-A-B in inglese). E qui sorge il primo dubbio. Com’è possibile che ci siano solo sette note se un pianoforte ha fino a 88 tasti o 61 nella maggior parte delle tastiere elettroniche?

Jaime Echagüe

Autore

Consigli:

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Le 7 note che ormai conosciamo formano un blocco che si chiama ottava che si ripete lungo la tastiera. Le ottave a sinistra del pianoforte sono le note più basse e le ottave a destra quelle più alte.

Full octave

Ottava intera da C a C in notazione americana

Nell’immagine sopra possiamo vedere un blocco completo. Dal DO a sinistra al DO a destra la distanza è di un’ottava: DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI-DO.

Questo potrebbe generare confusione perché vi starete chiedendo come il primo DO (o C) differisce dall’altro e perché invece non proseguono con le lettere o i nomi. Per una pura fruibilità è stato definito il nostro sistema tonale a 7 note che vengono ripetute verso gli alti o i bassi in blocchi da 7. Una semplice convenzione. Ad ogni nota è associata a una specifica frequenza Hertz. Quindi un DO basso avrà degli Hertz diversi da un DO più acuto. Entrambe le note, anche se chiamate DO, sono quindi suoni diversi.

Bisogna tener conto del fatto che, sebbene percepiamo suoni diversi tra un DO e l’altro, la distanza fra questi sarà sempre di un’ottava. Stesso discorso tra un SI grave e un SI acuto.

I paesi nordici e anglosassoni chiamano le note con la notazione tedesca (Più conosciuta come notazione americana). Nell’immagine seguente vedete la nostra equivalenza, quella della scuola italiana.

Diferencias entres la teclas del piano negras y blancas

Qual è la differenza tra i tasti bianchi e neri?

Sono sicuro che vi interesserà…

Come vi abbiamo già spiegato, il nostro sistema tonale convenzionale è composto da un blocco di 7 note.
Queste sono chiamate note naturali e sono DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI quelle presenti sui soli tasti bianchi.
Questo vuol dire che non ci sono note nel mezzo? No, ci sono, e sono quelle sui tasti neri.

La distanza tra i tasti o le note può certamente essere misurata in Herz, ma non è il nostro caso.
Misuriamo infatti i suoni in toni e semitoni sapendo che non tutte le note hanno la stessa distanza tra loro. Secondo il nostro sistema tonale tra il SI e il DO non c’è una nota intermedia. Proprio come tra MI e FA. Cosa che avviene quando vediamo due tasti bianchi di seguito senza il tasto nero fra i due.

Per spiegare la funzione dei tasti neri cercherò di essere il più chiaro possibile con un esempio. Il tasto nero tra FA e SOL è una nota musicale che sta in mezzo a queste due; può essere chiamato in due modi: Fa diesis (rappresentato da FA#) o Sol bemolle (rappresentato da SOLb). Entrambe le note sono lo stesso suono in termini di Hertz; la distanza tra un tasto bianco e il suo immediato nero sarà sempre di un semitono. Mentre la distanza tra due tasti bianchi anche se non c’è una chiave nera al centro sarà di un tono intero o di 2 semitoni.

È un concetto complesso: un FA diesis è una nota FA con un semitono aggiunto, ma equivale a un  SOLb che è un SOL con un semitono in meno. Alla fine comunque lo si chiami si tratta dello stesso tasto nero che si trova tra i due bianchi. Con l’immagine seguente e con altri esempi vi aiutiamo a distinguere tra diesis e bemolle:

qués es un bemol y qué es un sostenido

Se avete ancora dei dubbi, questo video contiene una spiegazione esaustiva.

Learn Piano Keys And Notes - Piano Keyboard Diagrams

Tastiera per pianoforte: virtuale o vera?

Finora vi abbiamo spiegato com’è fatta la tastiera di un pianoforte e la funzione di ogni tasto. Ora forse vorrete sapere come poter suonare su una tastiera reale o virtuale.

Se non si dispone di una vera tastiera elettronica o un piano potete usare un emulatore di tastiera per pianoforte per fare i primi esperimenti. La cosa più comoda è usare un tablet perché con il touch screen è la cosa che più si avvicina al pianoforte. Con l’Ipad, nello specifico, potete usare il programma Garage Band. Troverete un’emulazione di pianoforte abbastanza intuitiva e semplice… è gratuito e ha molti altri strumenti.

Per Android avete invece a disposizione l’App Piano Perfetto che va abbastanza bene anche in versione gratuita.

I simulatori tattili di pianoforte possono essere utilizzati per i primi approcci, ma sono piuttosto limitati per imparare il pianoforte. Però sono buoni per testare gli accordi e vedere al volo come suonano, questo sì.

Un pianoforte digitale è una tastiera che cerca di imitare il più possibile un pianoforte acustico. La cosa più importante per fare questo è che abbia almeno 61 tasti e che questi siano sensibili alla forza con cui vengono pigiati. E se i tasti sono pesati (Hammer Action) si avvicinano di molto al tocco reale di un vero pianoforte.

I fattori appena elencati sono molto importanti quando si suona il pianoforte con espressività e sfumature. Oggi esistono tastiere e pianoforti digitali che emulano molto bene i pianoforti acustici. Così possiamo studiare perfettamente la musica risparmiando parecchi soldi.

Se state pensando di acquistare una tastiera digitale visitate la nostra guida al pianoforte dove saprete quali sono i modelli, le diverse dimensioni il peso e tutte le possibilità che vi offrono per comporre musica.

Si può iniziare con una tastiera per pianoforte a 61 tasti ad esempio. Meno di 61 tasti non li raccomando, perché questo diventerà una limitazione col tempo e lo studio. Esistono, ad esempio, delle tastiere per pianoforte Yamaha ad un ottimo prezzo.

Se volete saperne di più sulla teoria musicale e su come suonare il pianoforte visitate il nostro tutorial gratuito sul pianoforte. Dovete inoltre sapere che al giorno d’oggi con le nuove tecnologie si apre un mondo incredibile nell’apprendimento del pianoforte. Anche da autodidatta. Se volete saperne di più quindi, non esitate a visitare la nostra guida all’apprendimento del pianoforte.

Se vi è piaciuto l’articolo e pensate che possa essere utile a qualcuno, non esitate a condividerlo sui vostri social network. Grazie per la lettura!

 

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Jaime Echagüe

Salve, sono Jaime Echagüe, musicista e autentico appassionato di strumenti musicali. Con questo blog voglio dare informazioni generali sugli strumenti musicali in modo semplice, diretto e onesto. Spero che il mio sito vi piaccia e che lo troviate molto utile.

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